Il governo cinese ha vietato alle agenzie turistiche e ai tour operator presenti nel paese di commercializzare pacchetti viaggio con destinazione la Corea del Sud. Si tratta della prima ritorsione avviata dalla Cina a seguito della decisione del governo di Seoul di installare nel paese il sistema antimissile americano THAAD (Terminal High Altitude Area Defense). Secondo fonti cinesi, la China National Tourism Administration (CNTA), su ordine delle autorità centrali, avrebbe convocato per giovedì prossimo un meeting a Pechino con le maggiori compagnie di viaggio, nel corso del quale saranno resi noti maggiori dettagli del provvedimento in questione. Al meeting dovrebbe partecipare anche il maggiore tour operator sudcoreano Hana Tour.
La mossa di Pechino potrebbe avere pesanti ripercussioni sull’economia e sul settore turistico in Corea del Sud, non soltanto per alberghi e ristoranti ma anche per il retail e in particolare per il settore cosmetico, generalmente molto gradito ai turisti cinesi.
Le autorità di Pechino hanno inoltre avviato una pesante operazione di ispezioni e verifiche nei confronti della Lotte, principale azienda sudcoreana del settore retail con forti interessi in Cina, dove possiede circa 120 centri commerciali. Agli occhi del governo cinese la Lotte è colpevole di aver autorizzato l’installazione del sistema THAAD su terreni di sua proprietà.