La Corte Costituzionale della Corea del Sud ha deliberato questa mattina all’unanimità la destituzione della Presidente Park Geu-hye. La decisione porta a termine la procedura di impeachment avviata nei mesi scorsi in conseguenza di gravissimi episodi di corruzione nei quali sono risultati coinvolti sia la Presidente che i vertici di importanti multinazionali sudcoreane quali la Samsung.
La ormai ex Presidente Park entra, a suo modo, nella storia coreana, essendo il primo presidente destituito dalla carica nell’era della Corea democratica. Le leggi sudcoreane prevedono che le prossime elezioni presidenziali debbano tenersi entro 60 giorni e quindi entro il 9 maggio. Al momento, e fino alla proclamazione del prossimo Presidente, la carica continuerà ad essere assunta dal primo ministro Hwang Kyo-ahn, già incaricato dopo l’avvio della procedura di impeachment il 9 dicembre 2016.
I capi di imputazione a carico della Park erano ben 13 tra cui corruzione, abuso di potere, violazione della libertà di stampa e, soprattutto, aver permesso alla confidente e amica di lungo corso Choi Sun-sil l’accesso a informazioni molto riservate poi utilizzate per ricattare importanti aziende del paese.
La formale e definitiva destituzione della Park pone finalmente fine ad un vuoto di potere in un momento molto delicato per l’economia, la sicurezza e le relazioni internazionali del paese. Proprio nelle ultime settimane sembra crescere la tensione nei rapporti economici e politici con la Cina a seguito della decisione (della Park stessa quando al potere) di installare nel paese il sistema antimissilistico amercano THAAD.