Lunedì 17 luglio si inaugura presso il Centro San Fedele Arte di Milano un’altra tappa della Korean Wunderkammer 2017. L’esposizione raggruppa alcune delle tendenze della pratica artistica odierna della Corea del Sud, in particolare dell’isola di Jeju, terra natale di Orange Bridge, associazione artistica che vuole essere un ponte tra la cultura artistica italiana e quella coreana. Oggetto della mostra installazioni, pittura e fotografia.
La fotografia avrà un ruolo di rilievo come strumento del linguaggio contemporaneo, nei reportage di Suh Jung hee e Moon Ji-sook. Il lavoro di Juno Moon offre uno sguardo sulla tradizione del lavoro femminile nell’isola di Jeju, che riflette la cultura del luogo nel suo rapporto con il mare, mentre Suh Jung-hee presenta un reportage realizzato durante il viaggio di otto mesi attraverso aree molto lontane dell’Asia. Qui ad essere esplorata è la tradizione sciamanica, dimostrando come la spiritualità sia una componente culturale identitaria, patrimonio dell’area di riferimento.
La pittura presentata nella mostra si declina mescolandosi a diverse tecniche per toccare temi riguardanti la storia personale degli artisti, sempre in relazione al contesto del territorio che ospita la genesi delle opere.
Oh Geon-yong cerca la poesia senza tempo dell’oceano con la sua pittura unificata alla ceramica, componendo diverse tele o pannelli dai colori organici, dove affiorano elementi plastici come crateri lunari o resti del passaggio marino.
Kim Seung-ho rielabora la tragedia del naufragio del Seowol avvenuto il 16 aprile 2014 nelle acque della Corea del Sud, con solo 172 sopravvissuti su 476 persone, uno dei peggiori disastri avvenuti nel paese in tempo di pace. L’artista si concentra sia sul concetto di perdita di vite umane che sul loro salvataggio: presenta quindi un’installazione composta da un dipinto raffigurante le onde oceaniche e la spiaggia che in pochi hanno raggiunto infine, di fronte ad esso una lampadina illumina un cumulo di abiti ripiegati e impacchettati come un cerimoniale commemorativo dei dispersi, o un ex voto per i vivi.
Anche Kim Kyu-yeon crea un’installazione, in questo caso i diversi materiali di recupero indagano e metaforizzano la natura umana nel passaggio attraverso il sentimento del dolore, mentre i dipinti di Kim Ga-yeong, Kim Yeong-ae e Kim In-ok si riavvicinano al gusto più tradizionale coreano.
Dove: Galleria San Fedele n. 17, Milano (vicino Hoepli)
Quando: dal 17 al 21 luglio 2017
Vernissage: lunedì 17 luglio ore 18,00