Pubblicato nel 2006, “L’impero delle luci”, è l’opera di spicco dello scrittore coreano Kim Young-Ha (tradotta da Andrea De Benedittis e pubblicata dalla casa editrice Metropoli d’Asia). Il protagonista è il titolare di una piccola ditta d’importazione di film stranieri, che conduce una vita apparentemente regolare e banale. Come ogni giorno, si reca in ufficio al solito orario, ma non è un giorno come tutti gli altri: una mail infrangerà l’illusione di questa apparente normalità. Quel semplice messaggio basta per far tornare alla mente del protagonista la sua vera identità: lui è in realtà una spia nordcoreana, arrivata a Seoul circa vent’anni prima, ma poi lasciato al suo destino senza motivo dai suoi stessi mandanti. Rimasto nel Sud completamente solo e abbandonato da tutti, si è ricostruito una propria identità e una propria vita, adattandosi a un mondo del tutto diverso da quello delle proprie origini. E, proprio ora che tutto sembra andare per il meglio, qualcuno al Nord si ricorda improvvisamente di lui e gli ordina l’immediato rientro a Pyongyang.