La storia di Kim Jong-un in fin di vita, in stato vegetativo o addirittura morto, è solo l’ultima delle occasioni che mostra come sia necessario usare cautela quando si parla di Corea del Nord. Le fonti sono scarse, e quando si parla di questioni attinenti i vertici dello stato o la sicurezza nazionale, e in primis della figura del leader, solo poche persone all’interno dell’apparato governativo nordcoreano sono a conoscenza dei fatti.
Negli ultimi giorni si sono susseguite molte speculazioni sulle condizioni di salute del leader nordcoreano, sulla sua vita e sulla sua presunta morte, e ciò nonostante il governo della Corea del Sud, forte di dati di intelligence e prove certe, avesse sin da subito respinto queste voci arrivando a bollarle come “infodemiche”.
Nella giornata di ieri, Kim Jong-un è riapparso sulla scena pubblica dopo venti giorni di assenza, partecipando alla cerimonia di inaugurazione di una nuova fabbrica di fertilizzanti fosfatici nella località di Sunchon, a nord di Pyongyang. Lo ha reso noto la KCNA, l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana.
Le foto scattate dalla KCNA mostrano Kim, vestito con un abito scuro alla Mao, che taglia il nastro rosso durante la cerimonia e parla con gli ufficiali di accompagnamento con un sorriso sul volto. Le foto ci dicono che 1) è vivo, 2) se fosse veramente malato, sarebbe comunque ancora autosufficiente e di certo non in coma.
Secondo il comunicato della KCNA, Kim si è informato sul “processo di lavorazione delle materie prime, il processo di produzione di fosforo giallo, il processo di produzione di fertilizzanti fosfatici di ammonio e il processo di imballaggio”. Il comunicato poi riprende le parole del leader che ha espresso “soddisfazione per la meravigliosa creazione, che espone i compiti e i modi per sviluppare la nostra industria chimica in un orientamento corretto, come richiesto dal nuovo secolo”.
Ad accompagnare Kim c’erano sua sorella Kim Yo-jong, Pak Pong-ju, vice presidente del Comitato Centrale del Partito dei Lavoratori, il Premier Kim Jae-ryong e altri alti funzionari.
Nel frattempo a Washington, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rifiutato di commentare la ricomparsa di Kim. “Preferirei non commentare ancora”, “Avremo qualcosa da dire al riguardo al momento opportuno” ha detto Trump ai giornalisti alla Casa Bianca, secondo Reuters.
Non è raro che Kim scompaia dal pubblico. La sua più lunga assenza dalla vista pubblica è stata nel settembre 2014, quando è scomparso per circa quaranta giorni ed è tornato con un bastone e zoppicando. L’agenzia di intelligence di Seoul in seguito disse che gli era stata rimossa una cisti dalla caviglia.
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Le foto sono tratte dal sito della KCNA.