
Chung Sang-Hwa (Yeongdeok, Corea del Sud, 1932) è una figura centrale del Dansaekhwa, un movimento artistico sviluppatosi nella Corea del dopoguerra caratterizzato da un approccio diverso rispetto all’astrazione modernista. Sebbene il termine si traduca letteralmente in “pittura monocromatica”, il Dansaekhwa è caratterizzato da processi piuttosto laboriosi, gesti ripetitivi e un’estetica riduzionista. Radicato nello stile informale coreano dalla fine degli anni ’50 alla metà degli anni ’60, il Dansaekhwa è emerso tra le istituzioni e le gallerie coreane solo negli anni ’70 grazie al lavoro di artisti come Park Seo-Bo, Lee Ufan, e Yun Hyong-Keun.
Nel corso della sua carriera di quasi sessant’anni, Chung Sang-Hwa ha sviluppato un singolare processo meditativo/artistico attraverso il quale applica e rimuove ripetutamente la pittura dalle sue tele, ottenendo superfici monocromatiche tattili multistrato.