
“Tempo sospeso” è l’ultima mostra collettiva della ARCOI, associazione di artisti coreani che vivono e lavorano in Italia. In quest’anno così complesso, in cui il tempo sembra essersi fermato a causa dell’emergenza sanitaria, la mostra annuale dell’ARCOI si svolgerà esclusivamente on line, con la collaborazione dell’Istituto Culturale Coreano di Roma.
Sarà una mostra che viaggerà su due canali paralleli: sulla pagina YouTube dell’Istituto Culturale Coreano con un’esperienza a 360 gradi, e sul sito web dell’Istituto, con la possibilità di osservare le opere da vicino ed esplorare anche il catalogo digitale, scaricabile da tutti. Sperando così di intrattenere un pubblico sempre più vasto di amanti della cultura coreana, la mostra online non vuole sostituire quella in presenza, ma intende ricordare che è nei momenti di difficoltà che il gruppo si deve stringere ancora di più intorno agli stessi obiettivi, e ogni individuo può e deve contribuire a mantenere salda la società in cui vive, perché come ha detto Aristotele, “Il tutto è maggiore della somma delle sue parti”.
La mostra sarà caricata on line e visibile a partire dal 30 aprile p.v. ai seguenti link:
Sito ufficiale dell’Istituto Culturale Coreano di Roma
Presentazione di ARCOI – Associazione degli Artisti Coreani in Italia
L’Associazione degli Artisti Coreani in Italia, ARCOI, nasce nel 2016 e comincia sin da subito a collaborare con l’Istituto Culturale Coreano, la cui sede a Roma ospita ogni primavera una mostra collettiva dei suoi artisti. Ne fanno parte scultori, pittrici, designer, fotografi, illustratrici e una textile artist. Molti di loro sono arrivati in Italia per completare gli studi alle Accademie di Belle Arti, e alla fine hanno deciso di restare. La ricerca artistica e umana di ciascuno di questi artisti trova ispirazione nelle loro esperienze personali, nelle difficoltà trovate lungo l’arduo percorso di una carriera artistica internazionale e nella rappresentanza dell’arte contemporanea ibrida, tra tradizione e futuro. Le loro storie sono diverse, come i loro percorsi artistici, ma quello che li accomuna non è soltanto l’amore per l’arte, ma la voglia di inclusione nel panorama artistico italiano.